Coronavirus: arrivate in Italia prime dosi del vaccino
Pubblicato il 26 dicembre 2020 alle 16:08 in Europa Italia
È arrivato allo Spallanzani di Roma il furgone con le prime 9.750 dosi del vaccino Pfizer/BioNTech da distribuire in tutta Italia entro domani, domenica 27 dicembre, quando prenderà il via la campagna di vaccinazione. Scortato dalle auto dei Carabinieri, il carico è arrivato allo Spallanzani intorno alle 11.30 di sabato 26 dicembre. Le 9.750 dosi sono state consegnate da Bruxelles. Una parte di queste sarà trasportata a Pratica di Mare, l’hub nazionale, dove 5 aerei, 2 C27J dell’Aeronautica, 2 Dornier Do.228 dell’Esercito e un P-180 della Marina, raggiungeranno le mete più lontane. La distribuzione del vaccino sul territorio italiano è stata stabilita secondo i criteri di priorità definiti dal Servizio sanitario nazionale.
Nel frattempo, su Twitter, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato: “Stiamo iniziando a voltare pagina in un anno difficile. Il vaccino è stato consegnato”. “La vaccinazione inizierà domani nell’UE”, ha assicurato, aggiungendo: “Le Giornate europee della vaccinazione sono un toccante momento di unità. La vaccinazione è la chiave per uscire dalla pandemia”.
L’Europa ha registrato un totale di oltre 25 milioni di casi di coronavirus dall’inizio della pandemia. I 52 Paesi della regione, compresi Russia e Caucaso, costituiscono l’area più colpita al mondo per numero di infezioni, davanti al Nord America, che conta circa 19.188.172 casi, all’America Latina e i Caraibi, che hanno registrato oltre 15.024.469 casi e all’Asia, con 13.617.004 casi totali. L’Europa è stata altresì la prima regione a superare la soglia del mezzo milione di morti il 17 dicembre.
L’Agenzia europea del farmaco (EMA) ha annunciato l’approvazione condizionata del vaccino Pfizer/BioNTech contro il coronavirus il 21 dicembre. Poco dopo, l’Unione Europea ne ha autorizzato la commercializzazione.
L’UE è stata sottoposta a crescenti pressioni dopo le approvazioni di emergenza del vaccino da parte di USA e Regno Unito, rispettivamente il 12 e il 2 dicembre. Il ministro della Salute tedesco, Jens Spahn, commentando la decisione, ha definito l’autorizzazione dell’Agenzia europea “una pietra miliare nella lotta alla pandemia”. “Il vaccino ci spiana la strada fuori dalla crisi. E noi faremo di tutto per procedere su questa strada il più velocemente possibile”, ha aggiunto, assicurando: “Già il giorno dopo Natale i primi bisognosi di assistenza saranno vaccinati nelle case di cura”.
Il vaccino anti-coronavirus prodotto da Pfizer/BioNTech è considerato uno dei più promettenti mezzi potenziali attualmente a disposizione per contenere la pandemia. Oltre che con queste due aziende farmaceutiche, il blocco europeo ha firmato contratti anche con AstraZeneca, CureVac, Johnson & Johnson, Moderna e Sanofi-GlaxoSmithKline. Se tutti questi vaccini venissero approvati, ciò darebbe all’Unione fino a 2 miliardi di dosi per 450 milioni di residenti. Più di 1,6 milioni di persone sono morte a causa del COVID-19 in tutto il mondo dallo scoppio del virus, all’inizio di quest’anno.
La Food and Drug Administration degli Stati Uniti ha autorizzato l’utilizzo di emergenza, a livello nazionale, del vaccino contro il coronavirus della Pfizer/BioNTech l’11 dicembre. In base a quanto stabilito, durante il primo round di somministrazione, 2,9 milioni di dosi di vaccino saranno inoculate a persone con età superiore ai 16 anni e i primi a riceverlo saranno i lavoratori in ambito sanitario e gli anziani che vivono in strutture di assistenza a lunga permanenza.
Prima degli USA, il 2 dicembre scorso, è stato il Regno Unito il primo Paese occidentale ad approvare un vaccino contro il coronavirus per l’uso di emergenza e anche in questo caso si è trattato di quello prodotto da Pfizer e BioNTech. Londra ha acquistato circa 40 milioni di dosi in totale e ha iniziato le prime inoculazioni lo scorso 8 dicembre. Intanto, anche il Canada ha approvato lo stesso vaccino. Altri Paesi che lo hanno autorizzato sono poi il Messico, il Bahrain e l’Arabia Saudita.
Le aziende Pfizer e BioNTech hanno dichiarato che la loro rete di produzione combinata possiede il potenziale per fornire, a livello globale, fino a 50 milioni di dosi di vaccino nel 2020 e fino a 1,3 miliardi di dosi entro la fine del 2021. Gli Stati Uniti hanno ordinato circa 100 milioni di dosi e l’Europa ne ha acquistate 200 milioni.
di Redazione