USA: “Russia e Arabia Saudita usano coronavirus per devastare il mercato del petrolio”
Pubblicato il 15 marzo 2020 alle 6:15 in Arabia Saudita Russia
La DEPA (Domestic Energy Producers Alliance) statunitense condurrà un’indagine per verificare se abbia avuto luogo il dumping da parte di Russia, Arabia Saudita e altri paesi sul mercato petrolifero, ha affermato un membro del consiglio esecutivo dell’ente, il magnate Harold Hamm.
Hamm ha dichiarato in un’intervista a Fox Business che Mosca e Riyad “inondano” il mercato con il petrolio e in tal modo “attaccano direttamente” i produttori americani.
“Stanno sfruttando la pandemia del coronavirus per devastare questo settore. […] Possiamo fermarli? Certo che possiamo”, ha dichiarato Hamm.
Nel frattempo i paesi membri della OPEC+ non sono riusciti a trovare un consenso circa le modifiche dell’accordo sulla riduzione di estrazione di petrolio.
Mosca non ha accettato la proposta degli altri paesi di ridurre ulteriormente la produzione a causa della diffusione del nuovo coronavirus e ha proposto di mantenere le condizioni attuali. L’Arabia Saudita, da parte sua, insiste su un’ulteriore riduzione della produzione e sull’abolizione di tutti gli obblighi imposti dal precedente accordo a partire dal 1 aprile.
La settimana scorsa, l’Arabia Saudita ha annunciato che avrebbe aumentato la produzione di petrolio a 12 milioni di barili al giorno. Come conseguenza i prezzi del greggio sono calati bruscamente: il prezzo dei future di maggio per la miscela Brent è sceso a 34,12 $ al barile. Il costo dei future di aprile sul petrolio greggio WTI è sceso a 31,45 $ al barile.
Nella giornata di ieri, secondo quanto riferito da Bloomberg, Riyad ha proposto all’Europa petrolio con sconti senza precedenti. Si parla di prezzi record di circa 25 $ al barile.
Italo Cosentino, interprete di russo
di Redazione