Lavrov: in Medio Oriente servono negoziati
Pubblicato il 18 febbraio 2020 alle 6:20 in Medio Oriente Russia
Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha dichiarato che le tensioni in Medio Oriente devono essere superate favorendo tavoli di dialogo e negoziati, non con azioni contrarie alla Carta delle Nazioni.
Il capo della diplomazia russa, impegnato oggi a Roma nel summit in formato 2+2 tra i ministri di Esteri e Difesa di Russia e Italia, ha illustrato la posizione di Mosca sulle ultime vicende che hanno insanguinato il Medio Oriente e sulle crescenti tensioni nella regione.
Lavrov ha ribadito che la posizione di Mosca è quella di superare le tensioni tra Itan e Stati Uniti attraverso il dialogo.
“L’attacco del Pentagono all’aeroporto di Baghdad organizzato il 3 gennaio di quest’anno, che ha provocato la morte del comandante delle forze speciali delle Guardie della Rivoluzione Islamica dell’Iran Qasem Soleimani, è stata un’eclatante violazione del diritto internazionale”, ha dichiarato Lavrov, sottolineando il fatto che sia stato attaccato deliberatamente un aeroporto. “Queste azioni da parte di Washington vanno oltre i limiti consentiti”, ha osservato il ministro.
“Le tensioni in Medio Oriente devono essere superate attraverso la creazione di rapporti di fiducia reciproci. La posizione di Mosca è quella di operare per favorire il superamento delle divergenze attraverso il dialogo. La concezione russa della sicurezza collettiva nella regione del Golfo Persico, presentata l’estate scorsa, è orientata appunto in tal senso“, ha proseguito Lavrov.
La proposta di Mosca è quella di costruire un’agenda unificante che favorisca il risanamento dei conflitti in tutta la regione.
“A differenza degli schemi conflittuali promossi da altri Paesi, la nostra proposta si basa su un’agenda costruttiva e unificante che possa dare origine a meccanismi di risposta congiunta a sfide e minacce. Siamo convinti che l’attuazione coerente di questa iniziativa costituirebbe un passo importante verso il risanamento della situazione in tutta la regione e consentirebbe di gettare le basi per la creazione di un’architettura di reciproca fiducia”, ha concluso il ministro russo.
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Italo Cosentino, interprete di russo
di Redazione