UN Refugee Agency ricolloca 54 migranti dal Niger all’Italia
Pubblicato il 6 novembre 2019 alle 12:14 in Immigrazione Italia Niger
La UN Refugee Agency (UNHCR) ha ricollocato 54 rifugiati vulnerabili provenienti dalle aree urbane del Niger in Italia, attraverso l’Emergency Transit Mechanism (ETM).
Il gruppo di stranieri, composto da cittadini eritrei, etiopi, somali e sudanesi, è atterrato il 5 novembre intorno alle 17:00 locali a Roma. Complessivamente sono stati contati 23 bambini, di cui 13 non accompagnati. L’agenzia dell’Onu ha specificato che maggior parte dei migranti aveva trascorso un periodo di detenzione nei campi libici, dove aveva subito abusi ed era stata costretta a vivere in condizioni terribili.
Il rappresentante dell’UNHCR per la Libia, Jean-Paul Cavalieri, ha riferito che la Libia continua a versare in una situazione difficile, dove i migranti faticano ad avere accesso ai beni di prima necessità. Il loro ricollocamento in Niger, e la successiva accoglienza in Italia, ha continuato Cavalieri, dimostra la solidarietà di Niamey e Roma verso i rifugiati. A suo avviso, dal momento che sono ancora migliaia gli stranieri in difficoltà, è necessario che altri Paesi aumentino le accoglienze per velocizzare l’evacuazione dalla Libia.
Si è trattato del secondo ricollocamento dal Niger all’Italia condotto dalla UNHCR dal novembre 2018, che ha portato a un totale di 913 stranieri ricollocati dal Paese africano a Roma dal dicembre 2017. Complessivamente, dal 2017, la UNHCR ha evacuato oltre 5.100 rifugiati e richiedenti asilo dalla Libia, di cui circa 2.900 ricollocati in Niger e 189 in Ruanda. L’operazione del 5 novembre è stata cofinanziata dalla Commissione europea nell’ambito della Misura Emergenziale 2014-2020 (FAMI) “Life saving assistance through humanitarian evacuations from Libya and Niger to Italy”.
Il FAMI è uno strumento finanziario istituito nel 2014 con il Regolamento UE n.516/2014, che mira a promuovere una gestione integrata dei flussi migratori, sostenendo i vari aspetti del fenomeno, quali asilo, integrazione e rimpatrio. Il supporto offerto agli Stati attraverso il fondo ha quattro obiettivi. Il primo è quello di rafforzare e sviluppare del sistema europeo comune di asilo. Il secondo obiettivo è sostenere la migrazione legale verso i paesi membri, in funzione del loro fabbisogno economico e occupazionale. Il terzo obiettivo è promuovere strategie di rimpatrio efficaci ed eque per gli Stati membri per contrastare l’immigrazione illegale. Il quarto obiettivo è, invece, migliorare la solidarietà e la ripartizione della responsabilità dei Paesi membri.
di Redazione