Israele, Netanyahu: “Hezbollah, Iran e Libano stiano attenti a ciò che fanno”
Pubblicato il 27 agosto 2019 alle 12:31 in Iran Israele Libano
Il premier di Israele, Benjamin Netanyahu, ha inviato un avvertimento ad Hezbollah, all’Iran e al Libano, invitandoli a “stare attenti a ciò che dicono e a ciò che fanno”.
Le dichiarazioni, rilasciate martedì 27 agosto, giungono ad un giorno di distanza dall’annuncio del premier israeliano della possibilità che Gerusalemme decida di impiegare “tutti i mezzi necessari” per difendersi dalla minaccia iraniana “su più fronti”, dato che la stessa Teheran “sta lavorando su più fronti per compiere attacchi mortali contro lo Stato di Israele”.
Con tali parole, Netanyahu rispondeva a quanto dichiarato dall’omologo libanese, Michel Aoun, il quale, a seguito dell’offensiva di domenica 25 agosto di Israele nelle periferie meridionali di Beirut, controllate dal gruppo islamista Hezbollah, aveva definito l’attacco israeliano una “dichiarazione di guerra”.
Ma non sono solo le dichiarazioni di Aoun ad aver provocato una risposta da parte del premier israeliano. Anche il capo di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, si era espresso sull’offensiva israeliana del 25 agosto, ritenuta dallo stesso una “missione suicida” di Israele, dichiarando che atti simili “non sarebbero stati ammessi dal proprio gruppo”. Nasrallah aveva altresì consigliato a Israele di “stare in allerta” dato che Hezbollah avrebbe realizzato una controffensiva nel giro di qualche giorno. In risposta a tali parole, Netanyahu ha dichiarato, martedì 27 agosto, di “consigliare a Nasrallah di calmarsi” dal momento che il capo di Hezbollah “sa bene che Israele sa come difendersi e come vendicarsi con i propri nemici”.
Il 25 agosto, per la prima volta in oltre 10 anni, due droni israeliani sono precipitati nelle periferie meridionali di Beirut, controllate dal gruppo islamista Hezbollah. Il secondo dispositivo, esploso poco prima dell’alba, ha causato alcuni danni in prossimità di un centro mediatico gestito da Hezbollah, il quale ha nei giorni successivi dichiarato che i 2 droni trasportavano esplosivi dal peso di oltre 5 kg. Da parte sua, Israele non ha rivendicato la responsabilità dell’accaduto.
Hezbollah è un attore chiave nell’arena politica del Libano. Il movimento è stato designato organizzazione terroristica dagli Stati Uniti e da Israele, il quale ritiene che il movimento sia sostenuto dall’Iran e rappresenti la più grande minaccia esterna per la sicurezza del Paese. Nel 2006, Israele ed Hezbollah si sono scontrati in una battaglia lunga un mese, a seguito della quale circa 1.200 persone, di cui molti civili, sono morte in Libano, mentre altre 158, in gran parte militari, hanno perso la vita in Israele. Da parte sua, il Libano ha più volte lamentato, nel corso degli ultimi anni, le continue violazioni dello spazio aereo nazionale da parte di corpi aerei israeliani, denunciando la situazione presso le Nazioni Unite che chiedono moderazione da ambo le parti.
Iran ed Hezbollah stanno inoltre supportando il presidente siriano, Bashar al-Assad, nella guerra civile in Siria, dove la Russia, anch’essa sostenitrice di Assad, ha finora ignorato i raid aerei israeliani. Israele, da parte sua, ha reso noto di aver condotto centinaia di raid aerei in Siria contro bersagli iraniani, sia per stabilire una presenza militare permanente in loco, sia per bloccare carichi di armi indirizzati alle milizie di Hezbollah.
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di Redazione