Turchia: 6 morti in un attacco del PKK
Pubblicato il 30 marzo 2018 alle 16:24 in Medio Oriente Turchia
Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) ha sferrato un attacco contro una base militare turca, situata nel distretto di Eruh, nella provincia di Siirt, nel sud-est del Paese, causando la morte di 6 membri delle forze di sicurezza turche e il ferimento di altri 7.
Secondo quanto riferito da alcune fonti della sicurezza, i responsabili dell’attacco sarebbero alcuni membri del PKK, che, nella mattinata di venerdì 30 marzo, avrebbero attaccato le guardie del villaggio Ormandi e i soldati che si trovavano sul posto per garantire la sicurezza durante i lavori di manutenzione stradali. Al momento, sarebbero in corso le operazioni delle forze di sicurezza turche per trovare i responsabili.
Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) è un partito politico e para-militare considerato illegale da Ankara. Il conflitto tra la Turchia e i curdi risale al 1978. Da allora, i curdi chiedono la creazione dello Stato del Kurdistan indipendente e la possibilità di avere maggiori diritti politici e culturali all’interno della Turchia. Il principale gruppo dei ribelli curdi è rappresentato dal PKK, fondato nel 1978, il quale ha compiuto numerosi attacchi, nel corso degli anni, soprattutto nel sud-est della Turchia. La presenza dei suoi combattenti in Siria e nel Kurdistan iracheno ha portato Ankara a compiere diverse incursioni e attacchi contro i territori siriani e dell’Iraq.
In questo contesto, il 20 gennaio, Ankara ha lanciato una campagna militare contro le People’s Protection Units (YPG), i combattenti curdi siriani, nel distretto di Afrin, situato nel nord della Siria, al confine con la Turchia. L’obiettivo dell’operazione, nota con il nome di Ramo d’Olivo e conclusasi il 18 marzo con la conquista di Afrin da parte turca, era quello di liberare il territorio dai terroristi e di creare una zona cuscinetto dell’estensione di 30 km al confine tra i due Paesi. Il 25 marzo, il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, aveva annunciato che la città di Tal Rifaat, situata nel nord del governatorato di Aleppo, nel nord-ovest della Siria, sarebbe stata il prossimo obiettivo dell’operazione Ramo d’Olivo.
Nel frattempo, Ankara sarebbe impegnata nella lotta contro i curdi anche all’interno del territorio iracheno. Il 26 marzo, il presidente turco aveva dichiarato che le forze di sicurezza irachene sarebbero “parzialmente intervenute” nel distretto di Sinjar, situato nel nord-ovest dell’Iraq, al confine con la Siria, e che la Turchia avrebbero fatto tutto il necessario nel caso in cui la campagna irachena non avesse raggiunto l’obiettivo desiderato.
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Traduzione dall’arabo e dall’inglese e redazione a cura di Laura Cianciarelli
di Redazione