Yemen: raid della coalizione contro i ribelli
Pubblicato il 14 dicembre 2017 alle 6:04 in Medio Oriente Yemen
Trentanove yemeniti sono morti e almeno 80 sono stati feriti a causa di una serie di raid della coalizione araba, a guida saudita, che ha colpito una postazione militare degli Houthi.
Mercoledì 13 dicembre 2017, la coalizione ha ripetutamente colpito un campo della polizia militare degli Houthi a Sanaa. Secondo quanto riferito da Al-Jazeera in lingua araba, la maggior parte delle vittime sono detenuti della prigione situata all’interno del campo. Secondo la testimonianza di una guardia, Mohammed Al-Aqel, un primo attacco avrebbe danneggiato un’ala della prigione, mentre un secondo raid avrebbe demolito completamente la struttura. Stando a quanto riferito dalla guardia, nella prigione sarebbero stati presenti circa 180 detenuti. Il campo sarebbe stato colpito almeno cinque volte e ciò avrebbe danneggiato alcuni edifici e un muro perimetrale.
Gli scontri tra la coalizione e i ribelli si sono intensificati nelle ultime settimane, in particolare in seguito all’uccisione, da parte degli Houthi, del presidente destituito Ali Abdullah Saleh, avvenuta il 4 dicembre 2017, dopo che questo aveva rotto l’alleanza con i ribelli.
Da parte sua, la coalizione non ha ancora fornito commenti ufficiali in merito all’accaduto. Secondo i dati forniti dalle Nazioni Unite, più di 8.670 persone sono state uccise e 49.960 sono state ferite da quando la coalizione araba è intervenuta nel conflitto. La coalizione araba a guida saudita, composta da Arabia Saudita, Bahrein, Egitto, Kuwait, Sudan ed Emirati Arabi Uniti, è entrata nel conflitto yemenita il 26 marzo 2015, in sostegno del presidente Mansour Hadi, riconosciuto dalla comunità internazionale.
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Traduzione dall’arabo e redazione a cura di Laura Cianciarelli
di Redazione